7/52 Intelligenza emozionale
“Abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente. Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la nostra vita mentale.” (cit. Daniel Goleman)
Dobbiamo proprio a Daniel Goleman, massima autorità intorno al tema dell’intelligenza emozionale riflessioni importanti per “stimolare” la crescita di questa importante intelligenza.
L’intelligenza emozionale è la capacità di riconoscere le nostre emozioni e identificare proprio l’emozione che in questo istante stiamo provando. E’ la nostra capacità di realizzare l’autocontrollo, restare con i piedi per terra quando le cose si mettono male ed agire risolutamente. E’ la nostra capacità di comprendere i bisogni degli altri e di gestire ogni goccia del nostro stress interiore.
Puoi studiare ogni giorno, frequentare i migliori corsi, prendere appunti specifici e sapere tutto di un argomento, ma se non sai stare in relazione con le tue emozioni sviluppando importanti attitudini di relazione con gli altri, non potrai mai ambire al massimo della tua felicità ed al successo della tua vita.
“L’intelligenza emotiva include l’autocontrollo, l’entusiasmo e la perseveranza, nonché la capacità di automotivarsi” (Cit. Goleman)
L’intelligenza emotiva è la capacità di capire il cosa, il come e il perchè di una nostra emozione. Solo un lavoro di autocoscienza e autoscoperta interiore rappresenta il piano di allenamento per arrivare a ottimi livelli di questa competenza umana.
Per arrivare a continuare a allenare la mia intelligenza emozionale io lavoro cosi:
- Tutte le sere, con il mio quaderno focus, dedico almeno 15 minuti a chiudere tutti gli open loops (ovvero quelle attività rimaste in sospeso), le scrivo nel quaderno come attività da fare all’indomani. E ancora rileggo i diversi momenti della giornata, le emozioni che ho vissuto. Questo mi aiuta a trovare momenti di Riflessione Interiore.
- Creare delle zone “Technology free” (scarico la mail due sole volte al giorno, nel mio cellulare le icone social sono in ultima pagina e dentro a una cartella, guardo whatsapp solo due/tre volte al giorno, dopo la riflessione della sera metto il cellulare in carica in una stanza e non lo prendo fino al termine della mia routine del mattino e del tempo dedicato al mio benessere)
- Allenare l’attenzione. “Un’attenzione concentrata e percettiva che vi consenta calma e chiarezza è la base sulla quale si costruisce l’intelligenza emozionale” (cit. Chade Meng Tan, Ufficio risorse umane di Google https://www.macrolibrarsi.it/libri/__e-facile-lavorare-felici-se-sai-come-farlo-libro.php )
“Fra stimolo e reazione c’è uno spazio e in quello spazio si collocano la nostra libertà e il nostro potere di scelta sulla modalità di reazione. In questa reazione si collocano la nostra crescita e la nostra felicità” (cit. Viktor Frankl)
✅ Esperienze per la settimana:
- Valuta il tuo quoziente di intelligenza emozionale. Ti servirà a prendere consapevolezza della tua possibilità di miglioramento: http://www.performancestrategies.it/l/test-livello-intelligenza-emotiva.php
- Inizia a porre attenzione ai tuoi stati d’animo, cerca di scriverli nel tuo quaderno (ora, con chi eri, quali pensieri stavano attraversando la tua mente…). Ricorda cosa diceva Victor Frankl: tu puoi scegliere quale risposta creare rispetto a quel problema.
- “L’ostacolo è la strada” (cit. Ryan Holiday). L’unica cosa che puoi controllare è il modo in cui reagisci. Se ti concentri su ciò che non puoi controllare saranno gli eventi a controllare te. Concentrati solo su ciò che puoi controllare (magari una tua piccola azione potrebbe cambiare la tua emozione, oppure una tua scelta potrebbe cambiare la tua narrazione, fermarti e prendere consapevolezza che hai assunto un compito per il quale non avevi le competenze ti può non far sentire personalmente “sbagliato” e attivare un piano di miglioramento per il ruolo…)
Felice settimana a tutti! E se ti fa piacere scrivi nei commenti le tue riflessioni …
“L’ottimismo e la speranza – proprio come il senso di impotenza e la disperazione – possono essere appresi.” (cit. Goleman)